NOSTALGIA
Il solista del coro, la cui voce tenorile acuta , sicura, arricchita da uno strano timbro impastato di tenerezza e di sollecitudine è quella di mio fratello che alza testa in alto ,davanti a sè , senza mai piegare il collo , senza mai rivolgersi verso il pubblico, come se cercasse con determinazione quel soffio d'aria che gli permetterà un ultimo, svettante acuto , per chiudere all'unisono con le altre voci.
Il coro che sta intrattenendo il pubblico , appassionato di canti di montagna , è la gloriosa CORALE ALPINA SAVONESE , che ha ben altri merite e benemerenze nella diffusione e valorizzazione del patrimonio etnografico delle nostre alpi , ma che si contraddistingue per una caratteristica che in Italia si è ripetuta soltanto un'altra volta :
nei componenti della veterana delle corali con i quattro fratelli PEDROTTI per la S.A.T (corale della SOCIETA' ALPINA TRIDENTINA) e con i quattro frateli Santoro per la corale ligure.
Ma mentre le voci dei Pedrotti erano voci cresciute, educate , quasi innaffiate alla grappa ed al vino delle loro Alpi tridentine , quella dei quattro fratelli Santoro - che sono testimoni di una appasionante vicenda antropologica che pure un giorno andrà raccontata - emergono dalle zone della Magna GRECIA , dalla lontana Calabria per conquistare una civiltà canora, un costume , una dedizione al mondo della musica e della tradizione di canti popolari che pure non gli appartenevano.
Arnaldo è la straordinaria voce solista , dal timbro canoro vellutato e perfetto, mai fuori tono e mai calante Giulio il secondo fratello che è stato una breve parabola all'interno della compagine corale e Renato per anni factotum ,appassionato organizzatore , segretario capace di una dedizione e continuità di impegno davvero uniche.
Infine Gianfranco ,il primo a far parte del coro , che riuscì a coinvolgere in questa strana avventura musicale i propri fratelli e che si inventò una mansione prima inesistente : quella di indicare ai componenti del coro come muoversi ed entrare sul palcoscenico .sistemarsi in due file , ringraziare il pubblico tanto da meritarsi il nomignolo scherzoso e sfottente di Zeffirelli .
GIANFRANCO ACCOVACCIATO ACCANTO AL FRATELLO ARNALDO (TERZO DA SINISTRA) |
ARNALDO E GIAN FRANCO |
Ognuno dei quattro fratelli ,a distanza di qualche lustro , ha preso una strada diversa impegnato in una vicenda esistenziale necessariamente diversificante ...ma quando sentiamo risuonare dentro ciascuno di noi, come in un a preghiera laica , Joska la rossa , Montagne Valdostane o l'eterna Montanara , e per un attimo , ma solo appena in modo impercettibile, chiudiamo gli occhi e tratteniamo il respiro - a non disturbare il mistero della memoria e della nostalgia ,sempre presenti e sempre fallaci - ci ritroviamo schierati , attenti al cenno del maestro Angelo .
Le nostre teste ,in modo impercettibile, si girano verso Arnaldo che tra un attimo canterà per noi ,per noi fratelli ma anche per tutti gli amici del coro . Ci rammenterà che al di sopra e dentro di noi c'è armonia , c'è coesistenza di voci diverse , fuse in un unico impasto canoro .. ci ricorderà che c'è speranza...c'è sempre speranza.
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