TU
Tu con il berretto rovesciato,
tu che mi hai incantato,
tu che vivi il passato come se fosse a noi presente ed il futuro come la speranza che tutto sia luminoso e luccicante.
Tu che senti il polso della gente,
e poi respiri ugualmente sereno,
come se avessi fatto il pieno di umanita’
Tu che potresti essere la mia dolce meta’,
ma sarai soltanto il canto di una sola stagione,
dove l'incanto del tuo corpo
sara’ la parte piu' nascosta del tuo cuore.
Tu che hai sempre le parole giuste,
per darmi conforto e consolazione,
che sei la ragione di ogni mio sorriso,
ed il riflesso acceso di una lontana tristezza.
Tu che sei la gaiezza ed il perdono,
tu che sei il dono che la vita mi ha dato,
tu che sei colui che mi ha liberato
da una innata tristezza
che la tua gaiezza ha fugato,
senza avere remore o ore di silenzio,
in cui spesso ci pensiamo.
Tu che non hai paura di darmi la mano che sta per perdersi
e che mi riporti sullo scorrimano della vita.
Tu che sei la mia partita vincente,
nel torneo piu’ difficile che ci sia,
la nostalgia di averti ed il desiderio di non perderti
sapendo che sarai sempre al mio fianco,
anche quando sarai un nuovo
incantevole sposo a me precluso
ma da me benedetto,
come il prediletto della mia esistenza fugace.
Tu che sei capace di farmi sorridere e gioire,
lasciami questi momenti da vivere in allegria,
questa è la poesia che mi fa vivere sempre...intensamente...
Tu che sei la mia gente
la mia stirpe vincente sul destino.
Gian Franco Santoro
15 Marzo 2009
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