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martedì 17 gennaio 2017

NAUFRAGIO - Poesia inedita


NAUFRAGIO

Ancora tengo stretta la manopola
per archiviare le strade del ritorno 
e che aprono uno strumento di contorno.
E se camminare o stare fermi, 
se muoversi su navi che si sfondano,
anche il capitano rivendica un suo innocente percorso 
e non si ricorda che al timone c'era un uomo con tre braccia e l'inchino alla piazza 
ha conquistato ettolitri di bianco liquido slittante. 
Ed un capitano da terra invitava il fedifrago Schettino, fuggito in un elemento di gomma mal gestito.

E' successa una cosa grave stasera sai...
...sono vivo per puro miracolo...
...ma non mi sono fatto prendere dal panico,
è meglio non parlarne altrove 
e non far credere che le suggestioni che si vivono 
possano influenzare da sempre 
la nostra auspicata misericordia

Gian Franco Santoro
2013


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