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martedì 25 luglio 2017
IL REGISTA TAVERNIER...RICORDI
Dentro di me dissi:adesso mi molla uno sganascione oppure mi caccia via ..perché esiste una invidia sana,costruttiva non di livore , ma dettata da sincera ammirazione verso la persona che si ha di fronte. Dunque siamo al FRANCE FILM FESTIVAL ed Aldo Tassone il critico curatore ha invitato il regista Tavernier, per la presentazione del suo ultimo film . Avevo visto da poco le ultime sue tre pellicole ed ero conquistato, quasi coinvolto in prima persona, fino allo struggimento da tanto mutevole talento espressivo :un film dedicato al jazz ,quel RUND MIDNIGHT che è il ritratto di un sassofonista jazz che si autodistrugge tra droga ed alcol nonostante lo abbia quasi adottato un giovane che lo adora e che intende salvarlo. Poi UNA DOMENICA IN CAMPAGNA ritratto in piedi di un pittore modesto, ,mentre in Francia è esplosa la stagione degli impressionisti .Questi dipinge tanti angoli di salotto,uno più insignificante dell'altro ..ma ha consapevolezza del suo fallimento artistico. Infine un intenso ,struggente e spietato film sulla prima guerra mondiale,la sua ecatombe di giovani morti ed un sussulto di pietà di un ufficiale francese, (uno straordinario PHILIPPE NOIRET,) che intende seppellire tanti poveri giovani, morti inutilmente. D' acchitto dissi a Tavernier che se il film che stavano per vedere ( DUDDY,duddy" con un grande DIrk Bogard ) fosse stato del livello dei precedenti che ho segnalato , avrei protestato con il padre eterno che rifornisce di troppi talenti alcuni ed altri,come me , si ritrovano in braghe di tela. Tassone scoppiò in una risata liberatoria,mentre il grande regista francese mi scrutò con i suoi enormi occhi da miope e non riuscì a proferire parola, ma ,prendendomi sotto braccio , volle entrare con me nella sala proiezioni.
Gian Franco Santoro
25 Giugno 2014
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