Cerca nel blog

venerdì 21 luglio 2017

UN PREMIO LETTERARIO...




In Italia e' più facile incontrare un ufo con equipaggio alieno che ti saluta dai finestrini che partecipare ad un premio letterario onesto e pulito. Io non ho mai partecipato,per mia scelta personale.Solo una volta una amica ,che gestiva un premio di poesia , mi chiese di inviarle via email una mia composizione , perché il livello generale era troppo basso ed io ,torto collo ,ho obbedito. 
Il GIORNO della premiazione ,quando mi sedetti nella sala dei partecipanti, trovai al mio fianco una ragazza che scoprii essere venuta da Venezia appositamente per la premiazione ed era seduta su una sedia a rotelle ,accompagnata dai genitori e da pochi amici.
Era emozionata e molto turbata,aspettando il verdetto della giuria. 
Mi sentii morire dentro ,così andai dalla mia amica chiedendole di modificare il premio a me assegnato per darlo alla ragazza di Venezia. 
Lei rispose che le pergamene erano già pronte e non si poteva modificare il risultato finale. 
Allora minacciai di ritirarmi e di dire in pubblico cosa fosse successo se almeno non le AVESSERO ASSEGNATO UN PRIMO PREMIO ex aequo insieme a me.
Non dimenticherò mai le lacrime di felicità di quella fanciulla, gli abbracci entusiasti dei genitori, e la sua dichiarazione al pubblico che dopo tanti anni di studio,di passione poetica e di impegno si era trovata in una competizione seria e ringraziava per aver vinto.
A fine cerimonia mi invitarono a pranzo ed io declinai l'invito però accettai di passare prima da un bar dove feci un brindisi in onore di colei che,da una sedia a rotelle,
ci aveva insegnato il dono misterioso 
DI POTER VOLARE. 

Gian Franco Santoro
21 Luglio 2014

Ho parlato delle mie perplessità relative ai premi letterari, ho anche un'altra esperienza di premi internazionali abbastanza insolita e che mi ha convinto sulla inutilità o meno dei premi. stessi. Esisteva un premio di teatro o meglio furoreggiava a metà degli anni cinquanta del 1900 ed era denominato "PREMIO INTERNAZIONALE DI TEATRO CITTA' DI BUENOS AIRES" .Ricevevo tutti gli anni i risultati del premio stesso,con la raccolta degli articoli di stampa, ed ogni anno il vincitore era un mio zio Nunzio fratello di mio padre , che stava in Argentina. Dopo mie indagini risultò che lui era l'unico partecipante e vincitore del premio medesimo , per circa otto edizioni consecutive , ed insieme alla notizia del premio ricevevo anche la rivista che pubblicava il testo vincitore. IL tutto si smontò quando seppi da Nunzio stesso,una volta venuto in Europa, che quello era un premio che la consorte ,ricca ereditiera delle pampas argentine, aveva creato per lui ,come suo dono d'amore, cui seguiva nella capitale tanto di cerimonia e di consacrazione sui giornali. La cosa triste o paradossale è che lo zio, si era davvero convinto di essere un buon scrittore di teatro ed ebbe una cocente delusione quando sbarcò a New York, con le copie dei testi premiati e non trovò nessun editore, disposto a pubblicare in inglese i vari componimenti, tanta era la pochezza delle opere premiate. Convinsi mio zio a lasciar perdere ed ad impiegare con più costrutto i quattrini della moglie innamorata ,ché mi sembrava una esperienza più avvilente per lui che il risultato di una sana competizione teatrale.

Gian  Franco Santoro
23 Luglio 2014

Infine ultima osservazione sui premi,ora sto parlando del NOBEL ...se vi chiedono come mai non esiste un NOBEL dedicato ai matematici,mentre esiste quello per i chimici ,i fisici, gli economisti etc. la ragione è molto semplice: perchè il signor NOBEL era un grande scienziato,ma un uomo strano...lui assente, la moglie scappò con un matematico, per cui ALFRED si vendicò proibendo che IL PREMIO DA LUI ISTITUITO fosse concesso a tutti i matematici del mondo,anche se c'entravano nulla con la sua fronte deturpata. Infine si crede ancora che il Nobel venga dato in modo imparziale e libero,in realtà ci sono sollecitazioni da parte di governi che a volte riescono nell'intento. Ad esempio, è ormai certo l 'intervento del governo italiano e di Mussolini in particolare perché Pirandello,che aveva chiesto l'iscrizione al partito fascista proprio nel periodo DEL DELITTO MATTEOTTI, OTTENESSE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA , essendo anche il primo scrittore di testi teatrali ad essere insignito di cotanta patacca. Infine (e qui fu la debolezza di Luzi che non capiva questi maneggi) il Nobel per la letteratura ,ma anche per la fisica etc non sarà mai consesso a chi ha una fede religiosa proclamata, essendo l'Accademia depositaria di una cultura atea e massonica.

Gian Franco Santoro
24 Luglio 2014


Nessun commento:

Posta un commento