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giovedì 28 novembre 2013

EQUITAZIONE - Poesia estratta dal libro "LE PAROLE SI SONO FRANTUMATE IN RIVOLI DiVersi"


EQUITAZIONE



Per Giovanni, che troppo poco ha vissuto
ed è deceduto, per un cuore cattivo,
nel fiore degli anni.



Mentre dagli spalti del maneggio
aspetto la tua sortita in pista
per una temeraria scelta da cui mi aspetto il peggio,
e una enorme cifra da sborsare –
alla prima improvvida iniziazione,
ad una anomala lezione di equitazione.

Da tempo era sognata
e malaccortamente coltivata,
ignorando che avresti montato una baia litipizziana
che cavalcherà per te a vista, con passo ritmato,
nell’aria un po’ rancida e maleodorante della sera,
con una serie solenne e piana
di una elegante figurazione,
al suono di banali marcette militari
espanse da ben piazzati diffusori.

Presto, sulla soglia ombrosa dell’androne,
si staglia la tua virile figura
assisa sulla sella di una sontuosa cavalla,
che tu e l’istruttore avete fatto uscire
asciutta e rifinita, da una stalla,
ed ella subito incede con una cadenza risaputa.

Ma nell’apoteosi luminosa
di tanta armonia, di una eleganza
che si stende in una linea nobile
e di certo affascinante,
anche l’istruttore, con misurati incitamenti
ti ammira, – ché con ironia lo riguardi
consapevole di limiti ancestrali –
e dà istruzioni per una postura
appropriata, più elegante.

Ma il tuo collo taurino,
la tua fronte eretta e il tuo spavaldo sorriso
mi dicono che oggi,
oltre all’enorme gruzzolo che ho speso,
niente andrà sprecato,
ché alla fine della tua primigenia,
unica lezione il tuo saluto al costante destriero
sarà come una cesura,
che insieme per proteggerci
delicatamente ci avvolgerà.
L’arditezza di ciò che si è vissuto
in questa improponibile, stravagante atmosfera,
è stata la tangibile memoria
che, da secoli lontani,
ci ha catapultati sulla soglia
di una eternità da te ormai sperimentata.

Lungo i pascoli del cielo
se da te c’è uno spiraglio di ironia
e un mio pensiero ti può lambire –
forse tornerai a scorazzare
con una celeste cavalcatura,
ché già vedo una scia luminosa
che attraversa il firmamento
nel lento divenire della sera.

Firenze, marzo 2013

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