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venerdì 18 novembre 2016

RICORDI - L'ARCHITETTO GIOVANNI MICHELUCCI


Giovanni Michelucci
Pistoia, 2 gennaio 1891 – Firenze, 31 dicembre 1990)
è stato un architetto, urbanista e incisore italiano. Fu uno dei maggiori architetti italiani del XX secolo, celebre per aver progettato ad esempio la stazione di Firenze Santa Maria Novella e la chiesa dell'Autostrada del Sole.

Arch. GIOVANNI  MICHELUCCI






Oggi è l'anniversario dei cinquanta anni della
Chiesa dell'Autostrada progetto dell'ARCHITETTO MICHELUCCI e come tutte le cose belle ed entusiasmanti della creatività umana ,sempre chiusa e quasi impossibile da visitare all'interno. L'arch. Michelucci costruì con chi scrive una bella amicizia che si configurò con un regalo inatteso, quello di un teatro all'aperto smontabile da realizzarsi nel piazzale della Pavoniere alle Cascine. Per i soliti motivi di pessima amministrazione fiorentina il progetto non fu mai realizzato,nonostante lo avessi regalato al Comune di Firenze, anche perché alcune malelingue arrivarono ad insinuare che io avevo carpito la buona fede del progettatore.Quando me ne lamentai con Michelucci egli diede una risposta esemplare ,telefonando di persona all'allora VICESINDACO VENTURA ,che si è perso nei miasmi del parlamento, e dedicando la rivista che pubblicava ,con un inserto di circa trenta pagine,al progetto di cui cui sto parlando.. Miserie umane che non meritano altro ricordo.. Ma la vicenda bella e degna di nota che voglio rammentare fu che l'anziano architetto (allora aveva quasi settantacinque anni ) volle venire con me ed un amico che fungeva da segretario, sul piazzale delle Pavoniere, prendendo le misure come una matricola di architettura ,con me e l'altro giovine,ipotizzando un percorso che lo entusiasmava di costruire una pensilina sopra elevata ,da cui si sarebbe vista Firenze e i siti limitrofi. Altra grande soddisfazione fu che l'allora segretario di Ventura,che era l'anima nera che sobillava dietro le spalle, finì in galera per furto . Di tanti insegnamenti che il Maestro mi ha lasciato voglio dire alcune frasi che ricordo e che mi parvero davvero illuminanti : la prima che egli si considerava un costruttore tra semplici muratori, addetti ai lavori ed esperti del settore, essendo disponibile ad imparare sempre e comunque da chiunque avesse esperienza di costruire. L'altra lezione che aveva appreso egli stesso da LA PIRA, di non dare tropo peso alle male lingue che esisteranno sempre e nessuno potrà mai estirparle.Ed infine considerava una benedizione della provvidenza il fatto che , durante la propria esperienza professionale , non aveva avuto gradi successi e riconoscimenti. Cosa che gli aveva permesso di lavorare in serenità e tranquillità e che ,quando il successo arrivò,era già troppo anziano per curarsene e farci caso....Grande Maestro, generoso,onesto e coraggioso.
                                                                          4 Aprile 2014

































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