IL TUO SALUTO
Il tuo saluto se mi arriva
è sempre molto gradito
e se oltre che arrivare
mi sfiora la mente ed il cuore,
mi offre un piccolo esempio di dolore
da condividere insieme.
Sa che la mia vita è tutta protesa
alla tua migliore intesa
e quello che mi celi
è solo perchè tu soffri
ed io sono un incapace guaritore.
Dico che nella gioia e in tutti i sentimenti,
io mi onoro di essere al tuo fianco
e di non nascondermi dietro un dito
ed io son orgoglioso del tuo apprezzamento;
Io avrei dato una nuotata a delfino
per saperti sempre più vicino,
avrei scalato una parete di ghiaccio sottile
per farmi tenere dalle tue braccia forti
al confine dell'arcobaleno.
Io vorrei vederti gioire
e fidarti di me giocherellone,
che si coccola con le storie antiche
al confine dell'arcobaleno.
Io vorrei vederti gioire
e fidarti di me giocherellone,
che si coccola con le storie antiche
di pulcinella e pantalone.....
Se la gente capisse di quante giravolte,
oscillazioni, mancamenti ed illusioni
è fatto il perno di un amore,
forse saprebbe essere più allegra
e motivare di più il suo consueto sguardo acuto
che mi incita a seguire
Se la gente capisse di quante giravolte,
oscillazioni, mancamenti ed illusioni
è fatto il perno di un amore,
forse saprebbe essere più allegra
e motivare di più il suo consueto sguardo acuto
che mi incita a seguire
il trampolino della cascata a ruota dentro la piscina,
della tua sorpresa e tu mi diresti
dalla base del trampolino...
"Buttati Gianfranco che tutto questo
è un dono preparato per noi,
per bagnarsi ed azzuffarsi
della tua sorpresa e tu mi diresti
dalla base del trampolino...
"Buttati Gianfranco che tutto questo
è un dono preparato per noi,
per bagnarsi ed azzuffarsi
e ridere senza più scogli traditori...
ridi che i nostri cuori sono appena stati salvati
ridi che i nostri cuori sono appena stati salvati
dalla cancrena di una fuga estrema
per ritornare a fiorire tra le genti".
per ritornare a fiorire tra le genti".
Gian Franco Santoro
Dicembre 2012
Dicembre 2012
La versione definitiva di questo abbozzo è intitolata
FOLA ed è pubblicato su
LE PAROLE SI SONO FRANTUMATE IN RIVOLI DiVersi
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