IL LEMBO DEL SILENZIO
Pubblicato nel 1999 questo libro di racconti contiene una prefazione di Alberta Bigagli
(A.B. psicopedagogista , scrttrice, poetessa e docente di psicologia e parola poetica presso "900, Libera cattedra di Poesia ".
Dalla prefazione di Alberta BIGAGLI
IL TEMPO DELLA STORIA ED IL TEMPO INTERIORE
,raccoglie una serie di racconti,divisi in due categorie:MELOS e AGAPE
questi racconti..rivelano nell'autore una presenza "cordiale" e affettuosa, portatrice di elementi preziosi...là dove l'autore si occupa di fatti rigurdanti la fede cristiana ,oppure un episodio che riguarda le grottesche ossessioni , in fatto di sesso, di certi uomini di spettacolo....
L'autore sembra dirci " datemi un pretesto,come la danza o l'opera lirica ed io vi dirò del mio rapporto,quando riverente quando sconcertato, con un polo fisico o con una dimensione trascendete"...
e in questo libro, nella prima parte,si procede a creare figure che si muovono nel mondo dello spettacolo ,della musica esibita e sentita come esigenza primaria di vita, come fatto salvifico da comunicare.
Perchè qui anche gli spunti autobiografici vengono usati per stillarne un senso di innocenza prima e di ironia poi.....perchè i sogni che riguardano l'arte e l'apprendimento relativo dei suoi misteriosi linguaggi ,sono già una forma di creazione di genesi che nasconde una avvenuta maturazione.....e ci vuole una forte esuberanza ,da parte dell'autore, per poter accedere con disinvoltura ai tempi e temi storici e ci vuole soprattutto una forte motivazione..
E certo i dialoghi di questi racconti vengono da lontano, vengono da una sperimentazione efficace e sentita, dal coltivare con frequenza altre forme creative come la poesia e soprattutto il teatro per riuscire così a rivelare una forma di freschezza e di immediatezza calzanti...
Forse in una dimensione più superficiale e meno avvertita il fatto che i racconti stessi siano giocati solo su due registri essenziali ,quello della religione(AGAPE) e quello della musica(MELOS), potrebbe provocare una forma di monotonia e di rimasticato..
Invece è come se un pittore avesse virato le proiprie composizioni con due colori fondamentali ma con tutte le sfumature di commistione e fusione dei colori stessi, tali d'apparirci sempre nuovi e sempre cangianti...
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