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sabato 19 novembre 2016

RICORDI - ARTEMIO FRANCHI




Per molti giovani,ma anche per persone di media età, il nome di ARTEMIO FRANCHI significa soltanto l'intestazione di uno stadio , a Firenze , e niente più. Ma la cosa è ancora più singolare se si pensa che il grande FRANCHI ERA UN SENESE DOC, appassionato del Palio e con una carica di tutto rispetto quale capitano della Torre. 
Negli anni più bui per la sua contrada ,quando la Torre era ormai la nonna delle contrade e non vinceva da almeno trent'anni rammento FRANCHI,nel bellissimo vicolo della contrada dove era stata allestita la cena di vigilia del palio.
Ai tavoli eravamo circa mille commensali e poichè la mia contrada non correva (IL NICCHIO) avevo accettato un invito a partecipare alla cena propiziatoria. 
Rammento Franchi al centro del tavolato principale,urlare e incoraggiare i disillusi,confermando che il giorno dopo a correre il palio c'erano anche i Torraioli,non volendo accettare la legge tremenda imposta dai fantini.
Che era successo ? Quando si vedono i fantini,che montano i cavalli a pelo e fanno carosello prima di rientrare nel rettangolo della mossa,ebbene proprio in quel momento,si compra il palio chiedendo a fantini amici di bloccare gli avversari e lasciare spiragli aperti per la contrada, impegnandosi a pagare cifre di notevole rilievo.
Per questo si dice che il Palio è l'unica corsa dove chi vince paga. 
Quell'anno maledetto la Torre vinse ,ma poi non rispettò i patti stabiliti,ed i fantini con una unanimità degna di una consorteria di "assassini" (come li chiamano nella mia Siena) giurarono che la Torre non avrebbe vinto fino a quando fosse rimasto in vita l'ultimo fantino presente a quella corsa. Franchi lo sapeva ma era talmente signore,per una vicenda non creata da lui stesso, che tentò in tutti i modi di spezzare questa maledizione,andando ad ingaggiare ACETO, il fantino mito. Al ritorno dalla visita ,dietro una curva, IL Capitano fu abbagliato dal sole appena sorto da una collina lontana e andò a schiantarsi,morendo sul colpo. 
Ma non è sbagliato credere che quando la Torre spezzò la maledizione e vinse dopo lustri e lustri di purgatorio che Artemio, dai balconi del cielo, abbia urlato fino a scombussolare la piazza e si sia catapultato nell'abisso del palio,per festeggiare ,non visto insieme ai suoi contradaioli.







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