
Mi è capitato spesso di dover giustificare la mia professione,coi princìpi di solidarietà che ho sempre cercato di praticare e mi è altresì capitato ,nei numerosissimi interventi in conferenze,dibattiti,relazioni di essere accusatio di tutto:dall'extra parlamentare di sinistra al più bieco fascismo. Questi gli inconvenieti,ma la persona che mi mise "giustamente" a disagio fu l'ex nobile siciliano LANZA DEL VASTO. Un allievo riconosciuto del MAHATMA GANDHI che invitai in Liguria, dal sud della Francia a tenere una conferenza nella sala rossa del comune.
Lanza era famoso per le sue battaglie contro la guerra di Algeria e contro l'uso del nucleare,( Per quanti fossero interessati rimando alle notizie di INTERNET).
In ogni caso lo raccomando ad una famiglia semplice ed accogliente per la cena e per il dormire (dato che mai sarebbe sceso in un albergo) e la prima cena insieme mi permisi di seguire le sue dissertazioni,parlano di SIMON WEILL , DI BERNANOS , DELL'ABBE' PIERRE ,DI MAURIAC etc.
All'epoca non ero ancora rincoglionito e avevo una memoria di ferro per cui potevo spaziare nei vari argomenti che il santone ci proponeva .
Mi guardava ,mentre il nostro pasto vegetariano e il pane frugale era stato imbandito sulla tavola. Gli dicevo che mi sarebbe piaciuto leggere il suo unico romanzo "GIUDA" ,il cui dattiloscritto era stato lasciato a SIMON WEILL, prima che andasse in India, e che in Italia non era stato pubblicato. All'improvviso ,incuriosito , mi chiese che mestiere facessi.
Potevo bleffare e dire che ero stato assistente di storia del diritto italiano in quel di Genova,ma dato che quella vicenda era alle mie spalle gli dissi che lavoravo in un Istituto di Credito (leggi BANCA) , come impiegato nell'Ufficio legale.
In parole povere ero un bieco "bancario",anche se avevo cercato di salvarmi l'anima diventando sindacalista dei bancari per una riforma che la nazione aspettava da decenni e che non si realizzò mai.
Lanza mi guardò tra lo stupito e il dubbioso e chiese di potermi parlare,da solo a solo,in un salottino dell'appartamento. Non capivo il motivo di tanta fretta ,finché mi disse che aveva notato in me una forte spiritualità,che mi invitava a seguirlo nella comunità rurale,quando fossi stato di nuovo single altrimenti prevedeva per me una vita di grande infelicità...evidentemente se sono qui a parlarne ,non se ne fece di nulla.
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