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domenica 20 novembre 2016

RICORDI - CORRADO ROLLERO

IL MAESTRO CORRADO ROLLERO





Ho voluto molto bene a Corrado ROLLERO,anzi al Maestro di pianoforte, di un forte sentimento paterno ,che non aveva nulla di ambiguo, e che mi porto ancora dentro come una delle mie sconfitte più brucianti. 
Corrado,che aveva imparato l'arte di suonare la tastiera a livelli sublimi, fu finalista al concorso CHOPIN di Varsavia,arrivando quarto.
Maestro sublime ho appena detto, ma incapace di farsi avanti a sgomitate,in attesa di un giusto riconoscimento in Italia che non arrivò mai.
Evidentemente la sua è una vicenda che è a disdoro di quanti si occupano di organizzazioni e prebende ma non vedono al di là del proprio naso.
 Invitai Rollero a suonare a Firenze e venne a suonare praticamente gratis,ringraziandomi della opportunità che gli avevo dato e del fatto che lo strumento era valido e ben accordato. Siamo stati insieme ad altri musicisti,coinvolti negli stessi due giorni,in altre performance musicali,con un atteggiamento fraterno,bello e consolante.
Corrado,dopo una rigida impostazione iniziale, si sciolse a poco poco fino ad essere un buon compagno di musica, bevute,pizze e situazioni cameratesche improvvisate. 
Sentii che telefonava ai propri genitori,con cui viveva a SESTRI LEVANTE ,magnificando la mia manifestazione e gli amici nuovi di Firenze e la madre,che già mi conosceva bene, mi chiese cosa avessi combinato al figliolo ché non lo aveva mai sentito così sereno e quasi ridanciano. 
Poi il maestro mi confidò che aveva suonato in parecchi concerti nel resto di Europa ma che in Italia si era creato il deserto e l'indifferenza. 
Lo consigliai di pazientare perchè queste cose sono sempre difficili da ottenere ,soprattutto in una nazione becera ed ottusa come la nostra ma non potevano esserci soluzioni facili con Corrado,che si appartò dopo lo splendido concerto fiorentino e che mi fu difficile seguire ed incoraggiare. Come prefigurata arrivò ,da parte dei genitori,la notizia che una mattina,fredda e di forte vento gelido,Corrado era uscito di casa per recarsi al mare e qui si era immerso per tornare forse,nel grembo di una grande madre protettiva e salvifica. Andai a trovare i genitori ,per una elementare dovere di decenza e rispetto e trovai due esseri distrutti,in lacrime che mi si buttarono abbracciati.
Tutti e tre piangemmo di un pianto accorato senza consolazione.Non sono mai più riuscito a tornare a casa loro ,limitandomi a qualche telefonata interlocutoria.
 Ma oggi mi è parso GIUSTO, DOPO TANTI ANNI DI MIO PUDICO SILENZIO, ricordare il maestro ROLLERO, IL POETA DELLA TASTIERA,-COME LO DEFINIVA LA CRITICA TEDESCA, in un ricordo tanto fugace quanto doveroso.

                                                                28 Dicembre 2014



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