Il giorno 9 maggio 2014 il mondo della musica ha festeggiato i cento anni dalla nascita del MAESTRO CARLO MARIA GIULINI...è un anniversario che mi ha interessato da vicino,perché il maestro mi aveva onorato della sua amicizia ,anche se non tutto era filato liscio e tranquillo e molte cose riservate non ho mai voluto riferirle e tanto meno riportarle anche in questa occasione. Posso solo ricordare l'episodio della integrale delle nove sinfonie di BEETHOVEN affidate per la prima volta ad una compagine italiana e cioè alla filarmonica della SCALA ,con un atteggiamento molto rinunciatario da parte della SONY ,tanto che al maestro non fu concesso di incidere proprio l'ultima sinfonia.L'altro elemento che rammento,il disagio del direttore quando accettò di incidere con Horowitz, a Milano, due concerti di mozart e stigmatizzava il fatto che il pianista era un vero e proprio "pagliaccio" infrequentabile. Credo che abbia deciso di terminare la incisione dei due concerti per l'enorme rispetto che doveva alla musica altrimenti le mossette di Vladimir, e i suoi cachini avrebbero affossato tutto. Infine ho conosciuto ,da parte del maestro Giulini la notizia di prima mano di come si sviluppò la collaborazione con BENEDETTI MICHELANGELI ,che lasciò incompiuta la integrale dei concerti beethoveniani, senza alcuna giustificazione dovuta . Tanto che ,poi il maestro stesso terminò con altro pianista;mentre sono rimaste le incisioni del primo terzo e quinto concerto per pianoforte del genio di Bonn con il pianista di Brescia.
Ho parlato ,della mia amicizia con il maestro CARLO MARIA GIULINI ,di cui vorrei rammentare due episodi solo per significare la grandezze di un uomo dedito alla musica e che si era allontanato da qualsiasi problematica che non fosse la musica: il primo episodio riguardò un premio che il maestro aveva ricevuto dalla allora Presidente del Consiglio: Il Maestro era seduto vicino ad una signora che aveva avuto un premio per un libro di cucina e mi confessò il suo imbarazzo ,quando tornò a casa e mi telefonò, dicendo che questa signora era molto apprezzata da tutti ed era una bellissima donna.
L'enigma fu sciolto quando vidi le foto della premiazione e seduta accanto a Giulini c'era Sophia Loren CHE IL MAESTRO NON AVEVA RICONOSCIUTO
Il ,filosofo diceva "primum vivere deinde philosophare"...sono consapevole che ,in una situazione spaventosa come quella italiana, parlare di cose apparentemente fatue e vuote sia da deprecare ,ma io credo ancora che il margine che ci separa dal totale imbarbarimento sia ancora nella capacità e volontà di vivere la cultura IN MODO NON SETTARIO, completo e non FOSSILIZZATO.
Per questo finisco le mie memorie dedicate al maestro Giulini con una confidenza molto bella che ho ricevuto dal Maestro. Stava dirigendo a Vienna LA SINFONIA grande di Schubert ,quando si rese conto che un certo passaggio di questa sinfonia non lo convinceva...suonava strana ed improbabile...senza dire niente a nessuno si recò alla biblioteca musicale di Vienna, si fece portare gli spartiti delle sinfonie del caro Franz Schubert e scoprì che aveva ragione perchè il passaggio incriminato era stato riportato male dal copista nel pentagramma: Questi sono fari di civiltà.
Nessun commento:
Posta un commento